
Fortunatamente avevo optato per un'abbigliamento più trasgressivo, con pantalone nero lucido e scarpetta brillante, camicia blanca, villosa, condita di capello fluente;
con un beccuccio fuori forse sarei potuto passare da rockstar, ma se avessi indossato il mio migliore abito non sarei stato all'altezza neppure di occuparmi dello sbarazzo dei tavoli...
con un beccuccio fuori forse sarei potuto passare da rockstar, ma se avessi indossato il mio migliore abito non sarei stato all'altezza neppure di occuparmi dello sbarazzo dei tavoli...
Impossibile scendere troppo nei particolari, meglio sfumare le impressioni che hanno colto i punti cardinali del sentire così come quel luogo, delle quattro stagioni , le sfumature vorrebbe farci assaporare:
1-L'ingresso...struggente: fiammelle danzanti su tavoli di cristallo suggeriscono silenziosa contemplazione di sguardi al cospetto d'imperiosi lampadari e carezzevoli approcci sui candidi divani, cullando l'udito con vive soavità classico jazz. I passi sono attutiti da tappeti senza tempo
ed il dinamismo d'insieme sembra adattarsi al tuo stato d'animo, pronto a deformare mura e pavimenti quasi per farti fluttuare lasciando tutto il resto fuori sotto la pioggia primaverile.


Gli spiriti affini nascono e crescono ovunque e sanno svelarsi quando il tuo essere è naturalmente predisposto ad accoglierne l'unicità, il particolare spunto dello stesso messaggio con le sue diverse sfumature interpretate insieme.
E se una volta dileguati quasi tutti i commensali, congedata la truppa, i motori di quella sera rimangono seduti insieme ad un tavolo disegnando nuovi momenti da trascorre insieme, la bollicina perde tutte le sue 000(fortunatamente...) e diventa crema nel palato e linfa per la mente.

Onorati degli onori per la nostra panza e presenza a tutti ci inchiniamo, ma quanti lustri da qui ad essere grandi per essere folli, diventare grandi perchè già folli dovremmo essere...
4-Perchè niente è più consolante dello scoprire, in piena preda di raptus amidoso, che la magica pizza pazza del circolo di Gaville, frantumata, dopo notte insonne, il giorno successivo con accurato innaffio d'extravergine di quelle stesse colline, in quel tempio non sarebbe stata neppure eticamente accessibile nè desiderabile...

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