venerdì 13 giugno 2008

PROCCHIO elbano tramonto...


Pochi sbaffi di pennellata naif a fissare nella memoria i particolari del sinuoso intermezzo, poche casupole neppure carine fra tanta finissima sabbiabaige ed un nome da brutto anatroccolo che la rende irresistibile al solo nominarla;
Procchio è un paesino sulla costa Nord della paradisiaca Elba, situato tra le più blasonate Porto Ferraio e Marciana Marina ed appena susseguente la battuta spiaggia di Biodola,
sono i primi di giugno e l'isola ancora risente delle turbolenze del meteo mentre una Pentecoste molto anticipata ha reso quasi punteggiata la presenza delle macrofamiglie tedesche dai bradipanti fisici;
un paesino come questo, pur rimanendo di passaggio, appare desertico e quasi abbandonato senza la cura nobile ed affettuosa dedicata ad altri anfratti scovati durante le scorribande tra inaccessibili litorali, pure il distributore monopompa è chiuso a tempo indeterminabile, ma quanto fortunata è l'anima migrante che si ferma per un casuale caffè ad incontrar gli spiriti di questo scorcio di puro benessere;
quest'ultimi sono proprio i giovani e le loro famiglie indaffarati a rimpinguar di contenuti una cornice quasi spoglia creando in un aperitivo od un piatto di leccornie, simbiosi di profumi ed idiosincrasie per ciò che è triste;
un Bar aperitivo specializzato in spritz dove floreali cruditè di verdure danzavano tra delicate salse in un sottofondo di musica jazz, un'enoteca con oltre 1400 etichette(o voi che non osate entrare...) dove padre e figlio costituiscono anello di congiunzione tra l' umile ostenazione enoculturale e la leggerezza di una sinuosa fiamma dietro un bicchiere più brillante per il loro vicendevole gioco,
ed infine sterminato intermezzo elevati sul mare da legno, come in un gozzo lambito dal bagnoasciuga, linguine alle cicale, scoglio meraviglia e fotonica frittura....così ce l'han descritti, ma ancor più soavemente leccandocene i baffi e splendendo il piatto dopo impavida scarpetta li abbiam consacrati...

infiniti e sublimi spunti meriterebbero d'esser tramandati, anche più suggestivi, avventurosi o esteticamente attraenti, ma questo ha meritato la prima menzione perchè sono sempre gli esseri viventi che fanno la differenza traformando idee e pensieri attraverso un sorriso e da esso la percezione della realtà tratta da coloro che, desiderandola senza ancora vederla, ivi s' imbattono...
così il tangibile diventa più del sogno sublime.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

direi che come diario di bordo siamo partiti alla grande.
ottimo il report sullo champagne e su caprai .... visto che ho partecipato ad entrambi...un pò troppo poetico il descritto elbano.....in definitiva...come era la cena ???? ma soprattutto cosa hai bevuto ???? ...ps l'avvocatessa ...visto che si può definire anche lei una owner dello spazio di dibattito libero che hai creato rimarca la sostanziale mancanza di punteggiatura ma sopratto la facilità di colui che racconta nel cadere in contorti messaggi. dopo una furiosa discussione le ho detto che ciò che vuoi credo sia proprio questo, mettere in completa confusione colui che legge per farlo sentire pienamente libero di dire quello che vuole ....ecco sono in confusione.... la rpossima avventura godereccia la racconto anche io

Le Panzelier ha detto...

Grazie1000 miei prodi compagni di avventura, in effetti l'elbano tramonto non è prorpio un inno alla coerenza grammaticale, nè un'approfondimento specializzato in enogastronomia, è solo il tentativo di spruzzare le sensazioni concesse da un luogo apperentemente scarno delle stesse,
è giusto che per autodefinizione i contenuti e forme possano spaziare in ogni dove;
vi ho abilitato la fuzione di apertura post, ditemi se vi è possibile e vorrei farlo a tutti coloro che hanno voglia di sfizzieggiare!