martedì 29 luglio 2008

MUSCOLO RIPIENO mon amour!

180+180 km sono uno sbaffo sulla cartina se mettiamo in fila i sedimenti lasciati sul campo, i piatti traboccanti di gusci e quelli sublimati al loro colore originale dopo impregnate zuppe di scarpetta durante una notte di mezza estate in quel di Sorgnano(Carrara)...
40kg di muscoli puliti, snervati, riempiti e richiusi dalle celeri e sapienti dita delle "vecchine" di paese, tenutarie della sensibilità gastronomanufatturiera che fa da trade union tra una terra che pare oggi non appartener anarchicamente a nessun retaggio, ma che eppur fu figlia di duca, principi, baronetti fin da un millennio a ritroso...
ogni cima un dialetto, una ricetta, una faida che non trova quiete neppure sull'arenile di sabbia scura mentre volge le spalle al mare incantata dall'inverno perenne delle Apuane;
per sempre da queste parti il giudizio dei confini di tre regioni rimane sospeso e la paternità di quel filo conduttore che lega le varie sfumature dello stesso modus operandi viene difesa porta a porta! Ed allora stasera, decaduto ogni senso di appartenenza, rendiamo onore all'orgoglio dei monti di Sorgnano, per scherno sol sfiorati dal marmo ed amiamo i sapori che fanno da eco ai ricordi dei succulenti pranzi di famiglia a "Marinella", da qui fin là giusto il scivolare verso il mare su un arcobaleno di cangianti accenti .
Da queste parti ritrovo i volti di sempre del mitico bagno Excelsior e l'immagine del 51 sulla gabina, non un numero, sempre lì, allo stesso posto, ma il nome della mia infanzia...io sì che son cambiato.
Altrettanto immutato è il legame con gli spiriti affini e gli affetti, come se non fosse trascorso un giorno dalle scorribande adolescenziali, mi chiamano, accolgono, acclamano, servono e riveriscono orgogliosi di se e curiosi di me...un piatto di tordelli solo per i "vegetariani del muscolo" mi scivola via davanti, loro notano il mio rammarico per la mancata presa, ma sono finiti ed allora si vendicano con due piatti colmi d'untuosità profumata, traboccanti di cozze da squartare con le dita e ciucciar anche con il mento.
Le interdipendenze dei sapori di mortadella, uova, parmigiano e muscolo creano irresistibile grassezza ed aromaticità, univocità di profumo e retrogusto assemblando mare e terra, solido e liquido, facile in difficile come in un sonetto che mai smetteresti di cantare;
e tutto intorno ancora piattini ricolmi, subito accanto sterminio di gusci, succo appena piccante da bere dentro molliche di pane salato...
una torta di riso che un tempo fu ignorata dal palato di bambino mentre mano di nonna l'offriva, oggi con discreta dolcezza mi porta quiete per godermi la tempesta appena trascorsa e pace con il passato mi dona...

Arrivederci mia dolce casa al prossimo sfizio...


Chiedo perdono a Pippi che non conosco ed alla quale ho letteralmente soffiato la foto dal blog dopo search immagini "muscoli ripieni" su Google, non avendone catturata nessuna durante la serata di sabato per evidente stato di trance da "sgrufo".
"Per preparare un piatto tipico della cucina spezzina come i "muscoli ripieni", occorrono un chilo di muscoli belli grossi, due uova, mollica di pane, mezz'etto di mortadella, formaggio grana, un mazzetto di prezzemolo, olio d'oliva proveniente dalla colline di la spezia, un bicchiere di vino bianco come il vermentino dei colli di luni (altro ingrediente classico dei piatti della cucina spezzina), un paio di spicchi d'aglio, pomodori pelati, sale e pepe quanto basta.Occorre pulire bene i muscoli, lavandoli accuratamente e togliendo loro lo "spaghetto".In una terrina tritare una decina di muscoli, insieme al all'aglio e prezzemolo, alla mollica, al parmigiano, alle uova e alla mortadella.Aggiungete il pepe nero e un pizzico di sale.Con il ripieno ottenuto, riempire i muscoli aperti e una volta terminata questa procedura adagiateli in una casseruola, dove avete precedentemente preparato un soffritto di aglio e prezzemolo tritati.Bagnate i muscoli con il vino bianco e aggiungete successivamente i pomodori.Cuocere a fuoco lento per circa 30 minuti."
Torta d' ris:

Si cuoce il riso per circa 10 minuti in acqua leggermente salata, si scola, si passa sotto l’acqua fredda e si mette ad asciugare in un canovaccio. Si sbattono le uova con lo zucchero, si aggiungono liquori, limone grattugiato, vanillina e latte. Si prepara la teglia con uno strato di riso e vi si fa scivolare sopra il composto cremoso precedentemente ottenuto. La cottura, che avviene in forni a legna o a gas, è lenta, talvolta supera le 2 ore.Dolce caratteristico dei periodi festivi, quali la Pasqua e le ricorrenze delle festività del Patrono in alcuni paesi. Un tempo veniva cotto in teglie di terracotta e forni a legna. Si trova tutt’oggi in vendita in forni e pasticcerie locali, ed anche la mescolanza di liquori che fa parte degli ingredienti ancora viene preparata in alcune drogherie.Territorio interessato alla produzione: comuni di Montignoso, Massa e Carrara.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

mais avec le Muscolo Ripieno qualche vino di Candia o Luni ??

Le Panzelier ha detto...

Caro Maurizio,

hai ragione, me lo sarei aspettato anch'io, invece abbiamo pasteggiato con un voigner siciliano da 12,5%, una contraddizioni in termini di abbinamento tradizionale e livello alcolico(per un voigner dalla sicilia poi...)!
era piuttosto bilanciato, ma un piatto del genere ha bisogno di un tocco d'aromaticità in più sicuramente e qualche grado d'alcol per limitarne la succulenza, o meglio, per agevolar ulteriore scarpetta!
C'era chi spaziava anche con un merlot sempre siciliano(non mi sfiziava)...
personalmente avrei goduto d'un vermentino con gli spaghetti e con i muscoli avrei provato volentieri e senza timore un Colli di Luni Rosso Riserva, anche di qualche anno...
ma per 20eurini non potevo accampare troppe pretese :-)

à la prochaine!!!

Questi i vitigni che partecipano alla vinificazione del Colli di Luni Rosso Riserva: Sangiovese (60%-70%), Canaiolo, Pollera Nera e Ciliegiolo Nero (da soli o unitamente per almeno il 15%). Possono concorrere alla produzione del vino altri vitigni a bacca nera, autorizzati e raccomandati per la provincia di La Spezia e Massa Carrara, presenti nei fino ad un massimo del 25%, con un limite del 10% per i vitigni Cabernet.